Immigrazione, energia per una criminalità in piena evoluzione



Negli ultimi anni si è sviluppato un notevole incremento di operatività nel nostro Paese di attività criminali organizzate di matrice mafiosa provenienti da Paesi esteri. Attività che si sviluppano con modalità differenti rispetto alle “normali” attività a cui siamo abituati. Sia in Sicilia che in Calabria che in Campania i gruppi criminali etnici lavorano in gran parte in autonomia o a volte in appoggio a gruppi criminali nazionali. La forza di queste organizzazioni etniche è quello dell’interazione con organizzazioni di riferimento nei Paesi di origine e con cartelli multinazionali. Di fatto questi gruppi criminali che agiscono nel nostro Paese rappresentano delle cellule operative distaccate che operano in traffico degli stupefacenti, armi e quello della tratta di esseri umani. Quest’ultima si divide principalmente in tratta del lavoro nero e quella della prostituzione. Questo potenziamento del fenomeno in questi ultimi anni è dato dalle grandi “opportunità” collegate al fenomeno migratorio che permette di sfruttare/utilizzare extracomunitari già presenti sul nostro territorio, che traendo profitto da queste attività a scapito di immigrati in difficoltà, collaborano nella gestione logistica e nel trasporto verso altre destinazioni europee della “merce umana” destinata al traffico.

Questi gruppi criminali stranieri spesso risultano coinvolti assieme ad italiani, in indagini riguardanti falsificazioni di documenti (carte d’identità, passaporti, ecc.) che successivamente verranno utilizzati per favorire l’immigrazione clandestina. L’immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani risultano attività che evidenziano lo sfruttamento della prostituzione e il reclutamento della manodopera irregolare attraverso il caporalato utilizzato anche dai cittadini italiani.
Nelle aree urbane del centro-nord Italia le organizzazioni criminali straniere sono riuscite ad appropriarsi di ampie aree di mercato grazie alla ottima capacita di gestione dell’intera filiera: dall’importazione da altri Paesi allo stoccaggio ed alla commercializzazione con la creazione di reti che coinvolgono trasversalmente gruppi di diverse nazionalità.

Tra i molteplici gruppi criminali, quelli nigeriani e del centro Africa si distinguono per le modalità aggressive con le quali realizzano i traffici di stupefacenti e la tratta degli esseri umani finalizzata alla prostituzione. Il principale gruppo operante in Italia è Black Axe, una struttura mafiosa ben radicata anche in altri contesti il cui legame tra i propri membri è esaltato da una forte componente mistico-religiosa. Le diverse inchieste di questi ultimi anni hanno fatto emergere che la criminalità nigeriana in Italia è radicata e in forte espansione. Il gruppo criminale è principalmente insediato nelle città di Torino, Novara, Alessandria, Verona, Bologna, Roma, Napoli e Palermo. Per via della struttura reticolare radicata in tutto il mondo, i gruppi criminali nigeriani riescono a garantirsi all’origine l’acquisto di sostanze stupefacenti per poi veicolarle tramite la rete capillare nei laboratori di stoccaggio situati in Nigeria. Subito dopo gli stupefacenti lasciata l’Africa occidentale giungono in Italia tramite più direttrici: via aerea, marittima o terrestre. Questi gruppi criminali sfruttano quindi canali già preesistenti utilizzati per il traffico di armi, avorio e pietre preziose. Con uguale sistema viene sviluppato il traffico di esseri umani destinato principalmente alla prostituzione. 

Broken Chains” è il nome di una delle ultime operazioni conclusa dalla Polizia di Stato che ha eliminato un’organizzazione con sede operativa nella città di Padova con una rete che arrivava fino alla regione Sicilia. Tale organizzazione gestiva la tratta di connazionali nigeriani, comprese bambine minorenni, per lo sfruttamento della prostituzione. Il gruppo criminale era il “terminale” per l’Italia e il Nord Europa di una organizzazione internazionale che sfruttava la Libia come “zona di stoccaggio”, da dove le giovani donne violentate e divenute mere merci di scambio, venivano fatte partire per il continente europeo tramite pagamento di una somma di denaro. Altre organizzazioni sono state smantellate da indagini e arresti delle forze armate italiane. Organizzazioni con basi  a Milano, Ventimiglia e Nizza. Organizzazioni che si dedicano al trasporto di profughi e clandestini provenienti da Siria, Egitto, Sud Sudan e Eritrea verso città europee con scalo in città italiane.

Il volto della criminalità italiana sta mutando e l’immigrazione clandestina è la principale fonte di approvvigionamento e potenziamento. Organizzazioni in diretto contatto con la rete di scafisti che alimentano l’immigrazione clandestina, acquisiscono merci con dettagliati orari e luoghi di sbarco.  

Il problema è serio, c’è una forte urgenza di stroncare questo fenomeno ala sua radice. Nuovamente urgono pronte politiche di prevenzione e aiuto nei territori di provenienza al fine di eliminare questo mercato che alimenta una nuova criminalità in forte ascesa.

di: Emmanuele Di Leo

Dati  del Rapporto semestrale della Direzione Investigativa Antimafia - 2018

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