CONVEGNO: "NASCERE DA MADRE SURROGATA"
“Nascere da #MadreSurrogata. Implicazioni sociali, etiche e psicologiche” questo è stato il titolo della conferenza di oggi organizzata alla Lumsa dopo il primo anno di duro lavoro del gruppo di ricerca diretto e coordinato da Consuelo Corradi e Daniela Bandelli. L’intenzione di questa mattina era quella di fare un post corretto esaltando le enormi positività di questo evento, che ha avuto la forza di far dialogare in positivo voci che spesso si trovano in contrasto, come quelle dei #ProLife e quelle del #Femminismo. Ahimè però la circostanza dei fatti, specialmente delle decisioni prese oggi a #Strasburgo, mi obbligano a essere un po’ bacchettone su l’unica voce che oggi, a mio avviso, è stata stonata.
La Corte di Strasburgo ha decretato che ogni Paese, anche se nella propria legislazione vieta la Maternità Surrogata, è obbligato a riconoscere i figli nati da #UteroinAffitto all’estero. Questo, secondo il mio modestissimo parere, avviene anche perchè chi dovrebbe portare la nostra voce in organismi che posso influire su decisioni tali, tentenna e con voce flebile, dà che dovrebbe far un passo in avanti, indietreggia clamorosamente.
In una relazione che disegnava in linee generali quelli che erano gli aspetti bio-giuridici del problema utero in affitto, le conclusioni hanno lasciato molto a desiderare: quelle di apertura verso il fenomeno. Veramente sono sincero, la delusione di sentire il Vicepresidente del CNB italiano esprimere la possibilità di una regolamentazione per risolvere il problema del turismo-procreativo, mi fa cascare le braccia. Ecco perchè poi si arriva a decisioni come quella di oggi a Strasburgo.
Magistrali le altre relazioni, specialmente quelle delle care amiche Jennifer Lahl e Monica Ricci Sargentini. Lo so, forse questo è un post un po’ troppo graffiante, ma non potevo non esprimere quelle che sono state le mie personali impressioni.
È proprio dalle piccole aperture, a volte anche impercettibili, che si aprono voragini come quella di oggi a Strasburgo.
Comunque rimane la grande positività di un evento riuscitissimo, che ha permesso il dialogo propositivo tra i partecipanti, alcuni di mondi che sembrano distanti l’uno dall’altro, ma che in realtà, quando si parla di semplice buon senso, sono tutti (quasi) dalla stessa parte.
Per una #MoratoriaMondiale su #UteroInAffitto.
#AvantiTutta nonostante tutto!
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