AsiaBibi mai più! Il Pakistan, la legge sulla blasfemia e la libertà religiosa

Oggi alla Camera dei Deputati organizzata da Alleanza Cattolica e da noi sostenuta con Steadfast Onlus c’è stata la conferenza stampa: “#AsiaBibi mai più! Il Pakistan, la legge sulla blasfemia e la libertà religiosa”.
Ho avuto modo di parlare personalmente con Paul Bhatti, con la promessa di rimanere in stretto contatto.
Vorrei dare un piccolo contributo ampliando lo scenario e andando oltre i confini del Pakistan e della vicenda della cara Asia Bibi. La presenza e l’autorevolezza di Paul Bhatti ha assicurato sicuramente più della mia persona, la questione specifica pakistana.
Amplio quindi il raggio d’azione e riportando i dati della persecuzione cristiana nel mondo, voglio evidenziare l’estrema urgenza di un intervento internazionale per arginare il serio problema persecutorio nei nostri confronti (si perché vi ricordo che anche noi siamo cristiani).

Le tendenze dei dati mostrano che in Paesi come Africa, Asia e Medio Oriente si stanno intensificando le persecuzioni contro i cristiani. Particolare vulnerabilità la hanno le donne cristiane che subiscono doppia persecuzione: per la fede e per il genere.

Ogni mese abbiamo:
- 255 cristiani uccisi
- 104 cristiani vengono rapiti
- 180 donne cristiane sono violentate, molestate e costrette a sposarsi
- 66 chiese sono attaccate
- 160 cristiani sono detenuti senza processo

Un cristiano su dodici sperimenta alti livelli di persecuzione. La Corea del Nord nell’analisi dei Paesi più pericolosi per i cristiani, è al primo posto da diciassette anni.
ecco alcuni dati inerenti la Corea del Nord:
- 3.066 cristiani uccisi
- 1.252 cristiani rapiti
- 1.020 cristiani stuprati o molestati sessualmente
- 739 chiese attaccate
L’Islam alimenta la persecuzione cristiana in otto Paesi dei dieci principali.
Emerge quindi che l’oppressione islamica è in aumento. Ha l’intento di portare in molte parti del mondo la legge della Sharia. E’ in notevole espansione verso il continente asiatico nei Paesi delle Filippine, Bangladesh e Indonesia; è in notevole espansione in Africa verso i Paesi dell’Egitto, della Nigeria e della Somalia. Anche se in Nigeria la presenza cristiana è notevole e quindi il fenomeno persecutorio colpisce solo alcuni territori ristretti.

Anche il nazionalismo religioso è in espansione ed è una delle cause della persecuzione cristiana. Infatti i Governi usano la religione di maggioranza nel Paese per emarginare i cristiani ed acquistare più potere. In Asia il nazionalismo è presente maggiormente per la religione hindu nei Paesi del Nepal e dell’India; la religione buddista nei Paesi di Myanmar e Sri Lanka.

In Asia la persecuzione cristiana è in aumento anche nelle zone centrali: Uzbekistan, Tagikistan, Kazakistan e Azerbaijan. In queste aree geografiche si evidenzia una rinascita in base all’Islam, con una pressione dei Governi pro-islamici all’interno della società.

I dieci Paesi al mondo più pericolosi, dove si rivela una importante azione persecutoria verso i cristiani sono: al primo posto la Corea del Nord, seguita da Afghanistan, Somalia, Sudan e Pakistan. Al sesto posto troviamo l’Eritrea, seguita da Libia, Iraq, Yemen e Iran.

Si riscontra dai dati della World Watch List che nel territorio siriano ci siano dei miglioramenti, anche se il problema persiste e che la Libia è in peggioramento con il chiaro aumento del fenomeno persecutorio.

Tanti cristiani muoiono ogni giorno e si continua a far finta di nulla. Le politiche occidentali sono tutte orientate verso il contrasto alla discriminazione di genere e ai diritti LGBT, presentata come enorme problema da risolvere, ma che nei numeri rispetto al cristianicidio, dimostra altro… Le politiche si lavano la coscienza creando organismi per contrastare le persecuzioni, ma senza vedere il grande spargimento di sangue cristiano che sta avvenendo ogni giorno.

Commenti

Post più popolari