IN NIGERIA C'È QUALCOSA CHE FA PIÙ PAURA DEL CORONA VIRUS
Mentre tutti gli occhi del mondo sono puntati sull'emergenza #CoronaVirus, oltre il Mediterraneo a poche ore di volo, in Nigeria, i pastori Fulani nonostante il blocco generale imposto dal Governo per il #Covid19, continuano a muoversi liberamente in tutto il territorio, spargendo morte e distruzione. È di pochi giorni fa la notizia di un nuovo raid nel villaggio di Hura- Maiyanga, nell’area di Miango nel distretto di Kwall.
Dodici pastori armati di machete e fucili hanno fatto irruzione nel villaggio e questa volta a perdere la vita sono stati sei bambini, due donne ed una mamma che portava in grembo una nuova vita, che ahimè non vedrà mai la luce.
«La maggior parte delle famiglie si era già ritirata nelle case per dormire, quando questi uomini armati, Fulani, hanno fatto irruzione nel villaggio. Quando i pastori ci hanno sparato siamo corsi fuori dalle case verso i cespugli. Siamo stati inseguiti, mentre altri hanno bruciato le nostre case» - racconta una delle donne sopravvissute all’ennesima strage condotta senza pietà dai Fulani. Il Direttore della ECCVN, Dalyop Solomon Mwantiri, afferma che ben 250 persone sono riuscite a scappare e a rifugiarsi in villaggi vicini.
Continua quindi la mattanza dei cristiani in Nigeria che inesorabile, nonostante la pandemia del Covid19, rimane per i fedeli una preoccupazione ben più importante di quest'ultima epidemia. Nonostante le tante promesse fatte da parte del Governo nigeriano, la sicurezza per i tanti credenti è quasi nulla. Dopo gli attacchi del 31 marzo nel villaggio di Acha, dopo quelli del 1 aprile nella comunità cristiana di Nkiedow-hro e altri sette nel villaggio di Hukke, migliaia sono gli sfollati e innumerevoli i morti.
Nonostante il 30 gennaio il Christian Solidarity International (CSI) abbia dichiarato un evidente pericolo di genocidio per la Nigeria, invitando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a mobilitarsi, ad oggi tutto rimane silente ed invariato.
Morire per la propria Fede in Nigeria, è all'ordine del giorno. Un Paese che si ritrova tra i primi nelle classifiche di morte per #cristanicidio e continua a versare lacrime per la scomparsa di migliaia di cristiani tra cui bambini, vittime inconsapevoli e silenziose di una stupida guerra ingenerosa.
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