SVILUPPO UMANO INTEGRALE IN AFRICA OCCIDENTALE



Ouagadougou, Burkina Faso.

Dal 13 al 20 maggio, presso il Centro Cardinale Nazionale Paul Zoungrana (CNCPZ) si è tenuta la  terza assemblea plenaria  delle Conferenze episcopali dell’Africa occidentale a tema: “La nuova evangelizzazione e la promozione dello sviluppo umano integrale” con due sottotemi:

1. Sviluppo umano integrale e servizi sociali nella Chiesa Famiglia di Dio nell'Africa occidentale;

2. Gioventù, fede e migrazione: il ruolo della Chiesa Famiglia di Dio nell'Africa occidentale.

Vale la pena leggere il messaggio pastorale redatto a conclusione dei lavori.
Uno scritto molto chiaro e utile per la comprensione del VERO dramma che oggi sta vivendo l’Africa Occidentale e le tragiche conseguenze che è costretta a subire anche per l’indifferenza di chi non vuole vedere
Eccone alcuni passaggi:


LE SITUAZIONI INQUIETANTI DELLA NOSTRA SUB REGIONE

[…]

Sfortunatamente, negli ultimi anni ci sono state minacce inaspettate, tragedie senza precedenti e nuovi disastri che cercano di annientare tutti questi sforzi per lo sviluppo sociale e il progresso umano

10. Questi drammi hanno molte sfaccettature: epidemie incontrollabili, disastri ecologici, nuovi focolai di tensioni sociali con violenze intercomunitarie e interreligiose che contrastano con le antiche tradizioni di tolleranza e ospitalità, elezioni organizzate in condizioni caotiche che portano a crisi mortali, attacchi alla democrazia, riconciliazioni nazionali difficili da raggiungere, nuove forme di terrorismo interno agli Stati o alle frontiere che colpiscono alla cieca, il dramma della migrazione che colpisce in particolare giovani africani attratti dalla sete di una vita migliore interrotta bruscamente tra le onde del Mediterraneo o nel deserto libico, lo sviluppo di nuove forme di povertà e miseria che colpiscono i più svantaggiati nonostante la nostra ricchezza naturale e umano, la politicizzazione dello spazio scolastico e dell’universo misura sanitaria.

[…]

AI NOSTRI GIOVANI: FORZE VITALI DEI NOSTRI PAESI

16. Voi rappresentate il presente e il futuro dell’Africa, che deve lottare con tutte le sue risorse per la dignità e la felicità dei suoi figli e figlie. In questo contesto, non possiamo tacere sul fenomeno delle vostre migrazioni, in particolare verso l’Europa. I nostri cuori come pastori e padri soffrono nel vedere queste barche sovraccariche di giovani, donne e bambini che si perdono tra le onde del Mediterraneo.

Certo, comprendiamo la vostra sete di quella felicità e benessere che i vostri paesi non vi offrono. Disoccupazione, miseria, povertà rimangono mali che umiliano e si ribellano. Tuttavia, non devono portarvi a sacrificare la propria vita lungo strade pericolose e destinazioni incerte. Non lasciatevi ingannare dalle false promesse che vi porteranno alla schiavitù e ad un futuro illusorio! Con il duro lavoro e la perseveranza ce la potete fare anche in Africa e, cosa più importante, potete rendere questo continente una terra prospera.

AI GOVERNANTI E POLITICI

[…]

19. Con voi e per voi, noi preghiamo che i privilegi e gli interessi personali non abbiano la meglio nei vostri cuori, ma che vi facciano assolvere il vostro incarico, dando la massima priorità al bene comune, in uno spirito di servizio allo stesso modo di Gesù Cristo, che “non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mc 10,45).

In questo senso, vi esortiamo a combattere tutto ciò che mette in pericolo il bene comune e mina la dignità della persona umana: corruzione, cattiva gestione e traffico di esseri umani in tutte le sue forme. Inoltre, non dovete mai tralasciare i vostri sforzi per garantire la sicurezza della vita e della proprietà dei vostri concittadini.

[…]

21. Chiediamo un ordine internazionale più giusto in modo che il nostro continente non sia continuamente saccheggiato a beneficio di una minoranza. Sosteniamo una migliore distribuzione della ricchezza del mondo, una più giusta remunerazione degli sforzi di ciascuno, di una vera giustizia sociale e all’interno dei nostri Stati come a livello delle relazioni internazionali.

[…]

Ouagadougou, il 19 maggio 2019.

I vescovi di RECOWA-CERAO

Se ancora non fosse sufficientemente chiaro padre Donald Zagore, teologo ivoriano della Società per le Missioni Africane (Sma) presente all’incontro, ne ha fatto un resoconto puntuale in un’intervista rilasciata all’Agenzia Fides:
“I nostri Vescovi – racconta - hanno ricordato profeticamente e con forza l'impegno fondamentale di tutti gli attori della società civile, religiosi e politici, nella costruzione e consolidamento della pace nella nostra sub-regione per lo sviluppo umano integrale”. “Per rispondere a queste emergenze, i Vescovi hanno annunciato l'istituzione di un comitato di mediazione di alto livello, il COCEP (Comitato per la pace CERAO), con il mandato di guidare il dialogo per la pace e la riconciliazione tra le parti in crisi. Un altro progetto promosso dai Vescovi, e altrettanto fondamentale – continua padre Zagore a Fides – prevede le creazione, specialmente nelle diocesi i cui confini sono soggetti alla migrazione, di aree di formazione, monitoraggio, scambio e interazione con e tra migranti offrendo loro i mezzi necessari per l'ascolto, la formazione e l'informazione. La grande sfida per la Chiesa in questo contesto è di essere presente tra questi giovani e anche di superare la lotta di disinformazione per risvegliare le coscienze”. “Ora siamo in attesa di vedere i nostri Vescovi in azione” conclude il missionario, citando un detto africano: "E’ dalle fondamenta del muro che riconosciamo il vero muratore".

Commenti

Post più popolari